Avete mai sentito parlare di compostiera da giardino, ma non sapete cos’è esattamente?
Si tratta di una soluzione molto intelligente ed efficace che permette di riciclare i rifiuti organici e di trasformarli in concime riutilizzabile in modo tale da ridurre anche l’impatto ambientale.
In pratica, la compostiera da giardino non è altro che un contenitore molto grande, che può anche essere realizzato con il fai da te, dove mettere scarti alimentari, fogliame, rami, frutta caduta dagli alberi, cenere e tutto ciò che subisce un processo di decomposizione, ma come funziona?
Questa soluzione è particolarmente indicata per chi possiede un orto, un giardino o comunque uno spazio esterno piuttosto ampio.
La compostiera da giardino possiede un funzionamento piuttosto semplice: questo contenitore areato viene riempito con del terriccio e scarti alimentari o altri scarti provenienti dal giardino in maniera alternata. Grazie a questa soluzione, dopo circa 8 settimane, il materiale organico si trasformerà in ottimo fertilizzante.
Cosa tratteremo
Le differenti tipologie di compostiera
Le compostiere non sono tutte uguali e ad oggi esistono diverse soluzioni che risultano essere tutte molto efficaci. Attualmente in commercio si possono trovare diverse compostiere realizzate in plastica, ma con caratteristiche differenti, come grandezza e capacità, per meglio adattarsi ad ogni esigenza.
Oggi giorno, poi, le compostiere non sono adatte solo ai giardini, ma si possono trovare anche di dimensioni ridotte, per il balcone ad esempio. In questo caso, però, è fondamentale avere a disposizione delle piante, in quanto i rifiuti organici provenienti dalla cucina, devono essere bilanciati in maniera corretta.
Prima di procedere con l’acquisto, dunque, è bene prestare attenzione a due diversi fattori, ovvero l’ampiezza e la capacità. Se la si vuole utilizzare sul balcone o in terrazzo è inutile sceglierne una molto grande, perché la capacità sarebbe maggiore rispetto al materiale di scarto da poter inserire al suo interno.
Problemi e soluzioni della compostiera in giardino
La compostiera, chiaramente, può emanare cattivo odore, ma c’è una soluzione per prevenire questo fastidioso problema.
La regola è rispettare le percentuali di umido e di secco, ricordandosi che i residui organici secchi devono essere leggermente maggiori rispetto a quelli umidi.
Un altro problema che può verificarsi è la fuoriuscita di liquido, ma anche questo può essere prevenuto utilizzando dei prodotti a base di bioenzimi per velocizzare il processo.
Se si tiene la compostiera in balcone o in giardino è bene pensare anche all’impatto estetico di questa. Trattandosi di un elemento non bello esteticamente, lo si può mascherare con delle piante rampicanti.
Cosa si può inserire all’interno del compost
Cosa è possibile mettere all’interno del compost? I residui animali, anche quelli cotti, essendo ricchi di azoto possono alterare il processo e attirare l’attenzione di cani e gatti nelle vicinanze. Per ovviare a questa problematica basta triturare o sminuzzare il più possibile il materiale in questione. Per chi non ha molta esperienza, è preferibile cominciare con del compostaggio vegetale.
Altro elemento di scarto a cui prestare attenzione è la cenere, in quanto va aggiunta al compost in maniera graduale e controllata. Questo perché la cenere di legna è ricca di minerali e va ad influire in maniera significativa sul PH, innalzandolo vertiginosamente.
Se si possiede una stufa o un camino e, quindi, molta cenere, sarebbe meglio spargerla direttamente sul proprio giardino o orto, rispettando la misura di 100 g per ogni metro quadro.
Per quanto riguarda le bucce di agrumi, sono in tanti a pensare erroneamente che non possono essere inseriti all’interno della compostiera. Questo perché sono un po’ più lente a degradarsi per via delle sostanze cerose che le ricoprono. Per accelerare il processo di decomposizione basta semplicemente sminuzzarle ed evitare gli eccessi regolando il dosaggio.
Le normative e le regole da rispettare
Il compostaggio domestico possiede una normativa ben specifica che può variare in base al proprio comune di residenza, ma vediamo quali sono le regole generali.
Per fare compostaggio domestico bisogna rispettare questi requisiti:
- per partecipare a quest’iniziativa è necessario avere a disposizione un giardino, un orto, un parco o comunque un luogo aperto, in modo tale da avere la possibilità di poter utilizzare, poi, il compost ottenuto;
- essere residenti nel territorio comunale ed essere iscritti all’Ufficio Tributi dell’Amministrazione Comunale;
- il sito di compostaggio deve essere lontano 2 metri dalla propria abitazione e 8 metri delle abitazioni altrui;
- il compostaggio deve essere realizzato nelle aree di pertinenza dell’abitazione dell’utente aderente.