Spostarsi in città, tra traffico e attività lavorative, in molti casi è uno stress fisico e mentale. Sebbene negli ultimi anni vi sia una maggiore propensione a utilizzare i mezzi pubblici e quelli ecosostenibili, la gestione del tempo per lo spostamento risulta essere sempre un tema complesso.
Non tutti sanno che questa tipologia di condizione è stata studiata nel tempo, inducendo a una valutazione analitica di tale fenomeno.
Cosa tratteremo
L’incidenza del tempo in città
Vivere in un contesto cittadino, dove servizi e luoghi di interesse sono situati vicini alla propria residenza, garantisce notevoli vantaggi. Sin dai tempi della preistoria gli uomini calcolavano i loro spostamenti in base al tempo necessario per tornare a casa.
Tale ragionamento è stato approfondito nel 1994 dal fisico Cesare Marchetti, il quale con il suo studio denominato Anthropological Invaviants in Travel Behavior, dimostra come l’essere umano effettui i suoi spostamenti soprattutto per ragioni quelle istintive legate all’età delle caverne.
Il tempo che le persone sono disposte a dedicare per allontanarsi dal luogo sicuro viene identificato e denominato con il termine costante Marchetti.
Il celebre fisico sottolinea come l’introduzione dei mezzi di trasporto, come automobili e biciclette, abbiano avuto un’incidenza significativa sul tempo che le persone dedicano agli spostamenti quanto alla distanza percorsa.
L’essere umano ha un istinto verso il tempo di spostamento, che si identifica con i celebri 15 minuti, condizione che si estende nella distanza grazie ai mezzi utilizzati per spostarsi.
Come è facile dedurre, il valore di 15 minuti viene calcolato secondo una media delle città, esistono città molto piccole e metropoli che modificano la scala di valutazione.
L’idea di Cesare Marchetti anni dopo
Sebbene l’idea di Cesare Marchetti sia attualmente complessa da attuare, grazie alla mente di Carlos Moreno, direttore scientifico della Sorbona di Parigi, si è introdotta l’idea denominata “città da 15 minuti”.
Da un punto di vista idealistico, l’idea punta sulla capacità di una persona di usufruire dei servizi della città in un tempo che non superi i 15 minuti, valore vincolato all’utilizzo di una bicicletta o a piedi.
L’idea di Carlos Moreno verte principalmente nel riuscire a offrire ai cittadini dei vantaggi molto importanti, questi ultimi utili per migliorare la fruizione della città e abbassare notevolmente lo stress per gli spostamenti.
Nello specifico vengono evidenziati quattro benefici concreti: ecosostenibilità, ottimizzazione dei tempi, riduzione dello stress e riqualificazione delle periferie.
Usufruire dei servizi della città in bicicletta oppure a piedi permette di azzerare completamente l’emissione di biossido di carbonio (CO2) nell’ambiente. Tale condizione, in proiezione futuro, è indispensabile per prevenire problematiche ambientali e salvaguardare flora e fauna del pianeta. I comuni green possono contare su un’aria più salubre e una prospettiva di vita più lunga.
Riuscire a realizzare un conglomerato urbano in cui tutte le attività principali possano essere raggiunte in soli 15 minuti, garantisce una gestione ottimale dei tempi della quotidianità dei cittadini. Le persone possono investire più tempo nelle attività di vago ed evitare il caos delle città nelle ore più concitate.
La pandemia e la realizzabilità
Analizzando il progetto di Carlos Moreno si è portati a pensare che tale condizione non sia applicabile. In realtà, esaminando gli ultimi anni in cui la pandemia ha offerto un nuovo modo di vedere il mondo, tale idea potrebbe non essere del tutto una fantasia.
Le persone, durante il lockdown, hanno riscoperto anche la necessità di lavorare in smartworking, che ha dato modo ai lavoratori di apprezzare il tempo risparmiato per recarsi in ufficio.
L’idea di città da 15 minuti è quindi stata effettivamente sperimentata dal sindaco di Parigi durante la pandemia, a cui ha fatto credito anche il sindaco di Milano.
Dal 2 marzo è disponibile una piattaforma web che permette di gestire al meglio i propri spostamenti in città, precisamente a Parigi e Roma. Anche questo è un piccolo passo per realizzare concretamente il progetto della città del futuro in 15 minuti.