Nell’immaginario collettivo, oche, anatre e papere sono animali molto simili, appartenenti ad un’unica specie. L’associazione tra questi volatili, pur molto comune a causa della loro somiglianza, non è però corretta.

In questo articolo vedremo nel dettaglio le caratteristiche di tre anmali differenti ed estremamente affascinanti!

Le oche costituiscono una delle specie più diffuse all’interno della famiglia degli Anatidi, a sua volta un raggruppamento del più vasto ordine degli animali detti anseriformi. Tale ordine unisce appunto gli animali “a forma d’oca”: anser, in latino, è il nome che indica questo animale.

Note per le loro grandi dimensioni, per il colore bianco, il collo allungato e le zampe palmate, le oche nascono come animali acquatici. Col tempo, però, si sono adattate alla vita sulla terraferma, soprattutto in ambienti paludosi o umidi. Non a caso, il loro becco col tempo è divenuto più resistente e tozzo rispetto a quello della medesima famiglia, proprio per poter cibarsi di erba e semi da strappare con forza dal suolo.

Le oche, una volta stabilitesi in un territorio, lo difendono con decisione, non gradendo la presenza di altri uccelli o animali simili. Questa territorialità si rivelò decisiva per le sorti di Roma, perchè all’inizio del quarto secolo a.C. furono proprio le famigerate oche del Campidoglio a segnalare agli abitanti dell’Urbe l’assalto dei Galli di Brenno, e a permettere così la difesa della città.

In tempi più recenti, invece, all’oca è stato associato un notissimo gioco di società, tra i primi che si imparano da bambini.

Papere: caratteristiche e come distinguerle

papera

Col termine papere si fa riferimento semplicemente ai piccoli delle oche: questo nome, dunque, non sta a indicare una specie diversa nè degli animali con caratteristiche proprie, ma semplicemente i pulcini dell’oca. A volte vengono definite papere, in maniera impropria, anche le anatre più giovani.

Una papera diviene oca quando raggiunge l’età matura per riprodursi; lo stesso, ovviamente, si può dire per i maschi della specie, detti paperi.

Sul piano sociale, questi animali diventeranno monogami e stabiliranno una rigida relazione di coppia col proprio partner, senza ammettere alcuna forma di poligamia. Ciò, non avviene invece per altre specie affini.

Naturalmente anche le papere prediligono vivere su terreni solidi, pur non disdegnando il contatto con l’acqua.

Paperi, per l’appunto, sono tutti i celebri personaggi inventati da Walt Disney, che da secoli accompagnano bambini e ragazzi con cartoni e strisce di fumetti.

Anatre: caratteristiche e come distinguerle

anatra in acqua

Chiudiamo la nostra breve rassegna parlando delle anatre, una specie prevalentemente acquatica. Sono animali che tantissimi di noi hanno visto scorrazzare nelle acque di fiumi e laghetti o persino in mare, a basse profondità.

Appartenenti alla stessa famiglia delle oche, le anatre si distinguono innanzitutto per i colori sgargianti. In particolare i maschi sono facilmente distinguibili dalle femmine proprio per via dei vivaci pigmenti del piumaggio. Inoltre le anatre presentano il becco lungo, le zampe corte e palmate e la caratteristica posizione che assumono in acqua.

In superficie, infatti, le si nota spesso mentre paiono riposarsi, nuotando lentamente prima di tuffarsi sul fondo alla ricerca di cibo. Si nutrono principalmente di insetti e larve, ma anche di alghe e piante acquatiche. Le anatre hanno delle ottime abilità di nuotatrici e il loro becco è adatto alla cattura degli animaletti.

Un’altra caratteristica distintiva delle papere è la poligamia! I maschi, infatti, si accoppiano nel corso della loro vita con diverse femmine della stessa specie, probabilmente per aumentare le probabilità di ottenere dei cuccioli in grado di sopravvivere. Le uova deposte dalle femmine, infatti, sono facilmente predate da altri animali e rischiano di finire distrutte prima della schiusa.